Banca Belinzaghi
Tre tagli – Lire 50 / 100 / 150 – per tre miniassegni ben fatti, di quelli che non si notano troppo, ma che forse anche per questo dopo quasi quarant’anni sono più che presentabili.
La Banca Belinzaghi sceglie tre colori ben assortiti tra loro, che danno gaiezza, moderato contrasto e buona luminosità ai tre “assegni circolari”: un rosso / rosa antico spento, un blu non ingombrante e un luminoso giallo limone (che tanto mi ricorda il famoso colore delle tempere Giotto, che chiunque di noi aveva, oltre al bianco e al nero!).
Il design si sviluppa a fasce orizzontali e verticali, molto in voga nella grafica degli anni Settanta, e le informazioni sono tutte ben chiaramente esposte.
Da notare sia nell’importo in cifre che in lettere, due asterischi prima e dopo l’importo stesso, un pò come si fa quando si intesta un assegno per evitare che sia manomesso l’importo.
Il retro è abbastanza anonimo, ma non per scarso impegno del grafico, che ha riportato il nome della banca in ovali concentrici con moderato effetto rilievo, come gli ordini di posti di un anfiteatro o di uno stadio, che lasciano spazio al centro al valore, riportato su due righe. I colori del retro sono gli stessi dei colori principali del fronte, e questo ne fa un’immagine coordinata elegante e coerente, non sempre riscontrabile nei miniassegni di tante altre banche.

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